Il 03.06.2012 è stata eseguita una prova di carico sul ponte atta a realizzare le massime sollecitazioni previste a progetto.
Il carico è stato costituito da due colonne di 4 autocarri/cad di peso pari 43 t/cad per un totale di 344 t circa. Il carico massimo è stato raggiunto in quattro fasi, incrementando per ogni fase il peso di due autocarri. Per ogni fase si sono confrontati gli abbassamenti previsti teorici dal progetto con le letture strumentali, così da tenere sempre sotto controllo la corrispondenza teoria-lettura. L'abbassamento massimo riscontrato, in mezzeria dell'arco più caricato, è stato di 6.81 mm pari a 1/4555 della luce ed allineato con l'inflessione teorica prevista.
Il ritorno elastico è stato ottimo, di fatto c'è stato un ritorno totale.
Le misurazioni degli abbassamenti sono state eseguite secondo le modalità ed apparecchiature sotto riportate.
E' stata posta una stadia in mezzeria dell'arco Sud più caricato pos. F1, una stadia in mezzeria dell'arco Nord meno caricato pos F2, una stadia come caposaldo di riferimento esterna al ponte
Per la misura degli abbassamenti si è utilizzata la seguente strumentazione:
1. 2 autolivelli digitale LEICA NA3003 S. nn.282536-281653 con compensatore avente s.q.m. di 0”,4 e s.q.m. di lettura su stadia INVAR di 0.05 mm e su stadia in fibra di 0.15 mm;
2. 2 stadie in INVAR tipoGPCL2 S.nn. 29230 e 29314;
3. 1 stadia in fibra GKNL4.
Sul punto di controllo F1, il più significativo, è stata disposta una stadia in INVAR mentre sul lato opposto F2 è stata posizionata una stadia in fibra.
La seconda stadia in INVAR è stata invece posizionata all’esterno della zona interessata dalla prova su un punto stabile F0 che fungeva da caposaldo di riferimento che ha consentito per ogni ciclo di misura, essendo le misure di tipo differenziale, il recupero dello zero iniziale.
Al raggiungimento di ciascuna condizione di carico si sono effettuate, nell’ordine, le letture al caposaldo di riferimento F0, a F1 ed F2; si è attivata la funzione MEAN che ha fornito per la lettura il valore medio su tre misure con scarto quadratico medio sempre inferiori a 0,1 mm. Per tutta la durata della prova la massima variazione della lettura sul caposaldo di riferimento F0 è risultata di 0,1 mm a garanzia della stabilità della strumentazione di misura.
1. 2 autolivelli digitale LEICA NA3003 S. nn.282536-281653 con compensatore avente s.q.m. di 0”,4 e s.q.m. di lettura su stadia INVAR di 0.05 mm e su stadia in fibra di 0.15 mm;
2. 2 stadie in INVAR tipoGPCL2 S.nn. 29230 e 29314;
3. 1 stadia in fibra GKNL4.
Sul punto di controllo F1, il più significativo, è stata disposta una stadia in INVAR mentre sul lato opposto F2 è stata posizionata una stadia in fibra. La seconda stadia in INVAR è stata invece posizionata all’esterno della zona interessata dalla prova su un punto stabile F0 che fungeva da caposaldo di riferimento che ha consentito per ogni ciclo di misura, essendo le misure di tipo differenziale, il recupero dello zero iniziale. Al raggiungimento di ciascuna condizione di carico si sono effettuate, nell’ordine, le letture al caposaldo di riferimento F0, a F1 ed F2; si è attivata la funzione MEAN che ha fornito per la lettura il valore medio su tre misure con scarto quadratico medio sempre inferiori a 0,1 mm. Per tutta la durata della prova la massima variazione della lettura sul caposaldo di riferimento F0 è risultata di 0,1 mm a garanzia della stabilità della strumentazione di misura.